Mentre Tappo si gode la meritata carota, felice ma ancora impaurito, ecco venire avanti Pelè, un giovane pellicano sempre affamato. Mentre parla, Tartavoce traccia alla lavagna due disegni che rendono l'idea dei due versi di rotazione. Tutti restano molto colpiti.
"Visto mai che mi danno un pesce!" pensa fra sé.
Non sa che le tartarughe sono vegetariane, e che premi di quel genere per lui non ce ne saranno.
"Vorrei fare un'osservazione" dice rivolto alla classe "secondo me, è inutile inventare il verso antiorario: infatti ho visto benissimo che le lancette, dato che non vanno certo a caso ed ubbidiscono a leggi ben precise, si muovono sempre e solo in verso orario. Del resto tutti sanno che l'orologio serve a misurare l'orario..."
Un discorso così saputello fa il silenzio nell'aula, e tutti ne restano impressionati. Tranne Tartavoce, il quale, diventando all'improvviso serio serio, riprende la sua lezione.
"Ma che orario e orario, l'orologio serve a capire che ore sono! Inoltre, nel discorso di Pelè ci sono
Allora ci può essere il verso di rotazione anche senza orologio?
Ma ecco una voce: venite a fare un bel gioco! Tutti corrono fuori.