VIENE INTERROGATO TAPPO

Il maestro Tartavoce chiama alla lavagna Tappo, un coniglietto talmente spaventato che è diventato tutto rosso, invece che bianco come era prima.
"Saresti stato capace di trovare l'uscita del labirinto?", gli domanda.
"Veramente non ho capito molto!" balbetta Tappo
"Perché non hai chiesto spiegazioni mentre parlavo? Vi dico sempre che dovete chiedere se non capite!"
La voce di Tartavoce è burbera, ma lo sguardo tenero e sorridente. Per tutta risposta, però, Tappo diventa ancora più rosso.
"Mi scusi signor Tartavoce!", Tappo riesce appena a sussurrare ...
"Va bene, allora ti spiegherò tutti i simboli", sospira Tartavoce, "allora facciamo che io sono Tartantico e tu uno dei piccoli fuggiaschi."
Senza attendere l'assenso di Tappo, il maestro lo conduce vicino all'ingresso della caverna e gli chiede: "Che cosa vedi?"
"Un albero, signor Tartavoce"
"Fai un balzo avanti. Che cosa vedi adesso?"
"Sempre lo stesso albero, signor Tartavoce"
"E adesso ruota in verso orario di un quarto di giro. Che cosa vedi?"
Qui il povero Tappo comincia a tremare come una foglia. Non capisce cosa deve fare, e, oltretutto, Tartavoce, con il suo passo lento ma sicuro, si sta avvicinando...
Tappo sta quasi per svenire quando sente il ronzio della sua amica ape Ronzy. Si volta ed ecco, è ruotato di un quarto di giro nel verso giusto!
Davanti ai suoi occhi incantati, si materializza una meravigliosa carota: è il massimo per Tappo: tutta la fifa scappa via, e mentre Tartavoce lo guarda sorridendo, riesce a dire soltanto grazie.


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