DIDINA E I SUOI FRATELLI

Didina e i suoi tredici fratellini vivevano felici ai margini di una verde radura. Ogni mattina, al sorgere del sole, la loro mamma li conduceva in quel luogo di sogno a mangiare ed a divertirsi. I piccoli mangiavano a crepapelle e poi si esibivano in mille capriole. Giocavano e mangiavano, mangiavano e giocavano fino al calar del sole, quando facevano ritorno nella loro tana e si mettevano a dormire stretti stretti e felici.
Didina a volte si distaccava da fratellini ed osservava tutto con attenzione, desiderosa d comprendere la realtà.
"Il sole porta cibo e giochi, mentre la notte pace e sonno", disse un giorno alla sua mamma mentre si trovavano nella radura. "Non sempre è così, figlia mia, non sempre", le rispose la madre, ed intanto annusava l'aria con preoccupazione.

BUUM! Un colpo lacerò l'aria seguito da tanti altri.

"Scappate presto, scappate! Didina, pensa tu ai tuoi fratelli, arrivano gli orchi con i fucili! Io cercherò di distrarli", fece mamma coniglia allontanandosi per la prima volta dai suoi piccoli.
"Mamma, aspetta, mamma!", Didina, in quell'istante, conobbe la paura.
"Mamma, aspetta", ripeté. Quand'ecco la loro amica radura si riempì di suoni sinistri. Erba calpestata, urla, rimbombo di fucili.
"L'ho visto, è laggiù", gridò un orco prendendo la mira. In un attimo la corsa disperata della sua mamma era finita.
Didina, mentre gli orchi si litigavano la preda, ebbe la forza di raggiungere i suoi fratelli. "Nascondiamoci, presto". E tutti si gettarono a capofitto in un buco del terreno. Cercarono di trattenere il respiro, ma furono scoperti.
"Guardate, ci sono altri conigli qui", gridò un orco, "venite, prendiamoli in trappola."
Allora i coniglietti, vinti dal terrore, si misero a correre, quasi a testa in giù, addendrandosi nel cunicolo.


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