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Introduzione
Che cosa sono i frattali?
Come si realizzano i frattali?
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CARATTERISTICHE

Autosimilarità
Perimetro infinito e area finita
Dimensione non intera
Struttura complessa a tutte le scale di riproduzione
Dinamica caotica

PERSONAGGI

Niels Fabian Helge von Koch
Waclaw Sierpinski
Gaston Maurice Julia
Benoit Mandelbrot

TIPI DI FRATTALI

Curva di von Kock
Triangolo di Sierpinski
Tappeto di Sierpinski
Insieme di Mandelbrot
Insiemi di Julia
Frattali di Newton
Drago frattale
Cattedrale frattale
Icebergs frattali
Alberi frattali
Curva logistica
Nuvole frattali

FRATTALI E REALTA'

...fisiologia umana
...arte
...musica
...altri campi

Bibliografia e indirizzi utili



Benoit Mandelbrot

Nato: 20 Novembre 1924 a Varsavia, Polonia
Vive a New York

Nato a Varsavia da una famiglia di ebrei lituani, nel 1936 si trasferì in Francia, ed un suo zio, insegnante di matematica, si occupò della sua educazione.
Con l'avvento della seconda guerra mondiale si trovò in grandi difficoltà e spesso temette per la sua vita.
In quel periodo frequentò la scuola in modo saltuario e dovette arrangiarsi: ora, egli attribuisce molti dei suoi successi alla sua educazione non convenzionale. Di certo, Benoit Mandelbrot sviluppò la capacità di visualizzare problemi di ogni genere soprattutto attraverso un approccio geometrico, che gli ha permesso di intuire in modo unico alcuni aspetti della realtà, magari già affrontati, ma lasciati cadere.

Dopo la liberazione di Parigi, entrò all' Ecole Polytechnique, dove completò i suoi studi.
Nel 1958 si trasferì definitivamente negli Stati Uniti, iniziando la sua lunga e fruttuosa collaborazione con l'IBM. Si trovò infatti in un ambiente che gli permise di affrontare problemi in diversi settori, con un'autonomia che nessuna Università, forse, gli avrebbe consentito.
Avuto contatto con le idee di Gaston Julia le sviluppò e le rese celebri attraverso uno dei primi programmi di grafica al computer.

Il suo lavoro fu pubblicato nel libro Les objets fractals, forn, hasard et dimension (1975) e più compiutamente nel libro The fractal geometry of nature in 1982.
Fu lo stesso Mandelbrot a creare il nome frattale nel 1975, quando, cercando per l'appunto un nome che potesse descrivere i suoi oggetti, sfogliando il vocabolario di latino del figlio, s'imbatté nell'aggettivo fractus, che, per la sua risonanza con parole come frattura e frazione, sembrò adattissimo allo scopo.
Il successo fu travolgente. Oggi i frattali irrompono in ogni campo: suscitano l'interesse degli scienziati e la curiosità del grande pubblico, al punto che oggetti frattali si trovano comunemente in vendita.
Mandelbrot sostiene che le proprietà frattali da lui scoperte sono presenti quasi universalmente in natura. Secondo il suo punto di vista, oggi condiviso da molti studiosi, i modelli storici della matematica e della fisica usati per descrivere la Natura sono incompleti: la Natura è frattale!
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per la sua opera.

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